martedì 15 dicembre 2009

I HAVE A DREAM....


 Tratto da sampdorianews.net

 Perugia Sampdoria 3 a 3. Anno 2003. Sembra ieri, ed invece è passato tanto, tanto tempo. Quella, fu’ una partita. In quella partita, sul terreno del Renato Curi di Perugia, muoveva i primi passi in serie A, una Sampdoria ancora convalescente dall’inferno della B.
In quella serata, gli animi, non solo dei blucerchiati, ma di tutti gli italiani, furone scossi da un ragazzo di nome Francesco Flachi. Quello che lasciò a bocca aperta tutti gli addetti ai lavori, furono i due, fantascientifici, goal del numero 10 blucerchiato. Il primo, una strepitosa rovesciata spalle alla porta ed il secondo, una semirovesciata dal limite dell’area.
In quei momenti, mi ritornò alla mente, come penso a molti di voi, il film Fuga per la vittoria dove, tra i protagonisti, figurava anche l’immenso Edison Arantes do Nascimento, Pelè. Certo, non è mia intenzione fare scomodi paragoni, ma, i gesti tecnici di Francesco, mi avevano riportato alla mente quel fermoimmagine del film di John Huston.
L’emozione, la partecipazione, lo stupore, furono gli stessi. Parlavamo di emozioni dunque e chi, più di Francesco Flachi da Firenze, può incarnare questa sinfonia di sentimenti. Uno psicologo una volta disse che il passato è la tomba del presente. Ora, io non sono particolarmente esperto di psicologia ma, sono certo, che per Francesco, si può tranquillamente fare un’eccezione.
Il passato che ritorna, non è il titolo di un film, ma un sogno, che tutti noi sampdoriani, stiamo cullando, sicuramente utopicamente, da qualche giorno, ma lo stiamo cullando. In questi giorni, si è diffusa la voce, di un possibile divorzio di Francesco dal Brescia. Una rescissione. La mia mente, appresa la notizia, ha iniziato a vagare, di qua e di la come nemmeno sotto un effetto allucinogeno.
Che film mi sto facendo in testa, un film con Flachi-Cassano-Pazzini, un film di avventura, con duello finale, datato 11 Aprile. Mi emoziono, anche solo scrivendo queste righe. Le mie dita, intorpidite dal freddo di Sant’Olcese, viaggiano sulla tastiera, guidate, più che dal cervello, dal mio cuore blucerchiato. Un cuore che batte prima di tutto per la Sampdoria, ma anche per i suoi veri simboli. Francesco è uno di quelli, lo sappiamo tutti.
Dunque, viaggiare con la fantasia e riporre un po’ di speranza in determinati eventi, non è di sicuro un peccato, anzi.
In ogni caso, caro Francesco, il mio sogno rimarrà intatto, il sogno di vederti rifare la rovesciata sotto la Gradinata.
Come disse un personaggio immenso, I have a dream..appunto..