venerdì 4 febbraio 2011

Cose strane da Cuneo: Rischia di costare molto cara la prima squalifica in 27 anni di calcio per un giovane di Saluzzo

Il suo nome è finito in un comunicato della Questura in seguito all'emissione di alcuni provvedimenti Daspo. Lui però con i fatti non c'entra: la denuncia a suo carico da parte dell'arbitro è stata ritirata
Restare invischiati in situazioni che possono far male, molto male e non poterne nulla. E’ quanto successo al saluzzese Marco Rizzi, 34 anni, bancario con la grande passione per il calcio. Il suo nome è finito nel tritacarne dell’informazione ieri, quando un comunicato della Questura giunto alle varie redazioni informava del provvedimento di Diaspo emesso a carico di due giocatori ed un allenatore, coinvolti in una rissa nella quale ad avere la peggio era stato l’arbitro, il signor Maurizio Baudissone.

Il comunicato, in conclusione, riportava anche la notizia che era al vaglio degli inquirenti la posizione di un quarto giocatore, Marco Rizzi, appunto. Ma lui con quei fatti non c’entra nulla. Rizzo ha avuto semplicemente la sfortuna di rimediare la prima espulsione in 27 anni di onorata carriera calcistica proprio quel giorno. Nella confusione generale, l’arbitro quel giorno segnò nel referto il suo nome tra i partecipanti all’aggressione, che avvenne però mentre Marco era già negli spogliatoi. Espulso.

“Immaginatevi come mi sia potuto sentire quando mi è stato comunicato che il signor Baudissone aveva sporto querela nei miei confronti”, racconta al telefono Rizzi. Il giovane subito presenta una memoria difensiva, nella quale specifica come sono avvenuti i fatti in quella domenica di fine ottobre,a Cavallerleone: “Durante la partita – scrive – sono stato espulso per normale fallo di gioco, nello specifico un fallo da ultimo uomo. In seguito alla decisione arbitrale ed al parapiglia che si è venuto a creare mi sono avvicinato all’arbitro ed ho detto le seguenti parole: ‘E’ pazzo. Sappia che questa è la mia prima espulsione in 27 anni che gioco a calcio. E’ pazzo’”.

Una volta proferite queste parole Rizzi si allontanò dal campo di gioco, poco prima che la situazione degenerasse. Come detto, però, alla fine il suo nome finì nel referto stilato dal signor Baudissone. Pochi giorni dopo, in seguito ad una telefonata intercorsa tra i due, l’arbitro ammise di non ricordare chi avesse detto cosa. Nello stesso tempo, il calciatore porse le proprie scuse al fischietto della partita e la cosa finì lì.

Mai convocato dai Carabinieri, Marco Rizzi lo scorso 18 gennaio ha ottenuto la remissione di denuncia sporta in primo tempo dal signor Baudissone, chiudendo di fatto lo spiacevole episodio che gli è costato, in ambito sportivo, due giornate di squalifica. “Per questo, ieri, quando ho visto il mio nome sul giornale mi sono sentito di nuovo malissimo. Come quel giorno”.

Giusto, quindi, dare a Marco quel che è di Marco.

Fonte: www.targatocn.it

Comunicato stampa ufficiale Sampdoria del 4 febbraio 2011



venerdì 04 febbraio 2011
Nel contesto di un momento decisamente particolare e delicato per quel che riguarda le vicende tecniche della squadra, U.C. Sampdoria S.p.a. intende richiamare tutte le componenti interessate ad un rispetto dei ruoli e ad una più pacata valutazione delle situazioni che più da vicino ci riguardano. Episodi deprecabili come quello avvenuto ieri presso gli studi televisivi di Telenord non possono essere minimamente tollerati. Stigmatizziamo e condanniamo quindi l’accaduto, ma nel contempo cogliamo l’occasione per richiamare tutti quanti, ognuno per il proprio ruolo, ad una più serena e pacata analisi delle vicende e degli eventi che interessano la nostra squadra e la nostra società. Solo la coesione e l’unità di intenti possono e potranno aiutarci a superare tutti quanti insieme le attuali difficoltà.

2015 di questi Angeli! Capitano tutta la vita!

Semplicemente una delle poche grandi bandiere di questo calcio..

Carattere, potenza, grinta, cuore e anima...

E mentre tutti se ne vanno lui rinnova...



Uno di noi.. non un montato che si fa vedere solo in tv con le subrette e le veline... Noi abbiamo Angelo Palombo!



Grazie di esistere Angelo!

Grazie Grazie .. da Cuneo e da tutti i blucerchiati..

Al Presidente Garrone.. I Gruppi della sud

Link diretto al sito dei fedelissimi:
http://www.fedelissimi61.it/al%20presidente%20Garrone.htm





Signor Presidente,
le cose che leggerà di seguito avremmo voluto dirgliele di persona . Tuttavia, come noto, Lei ha ritenuto di declinare il nostro invito, fatto che ci ha profondamente deluso, anzi, lo riteniamo ingiustificabile.

Crediamo che come presidente dell’U.C. Sampdoria avesse il dovere di confrontarsi apertamente con la sua tifoseria che mai è venuta meno al rispetto verso di Lei e al sostegno verso la squadra. Così non è stato e per iscritto Le facciamo presenti i nostri malumori, dubbi e domande riguardo al difficile momento che coinvolge tutti:

• Pretendiamo rispetto, quel rispetto che spesso è venuto a mancare nei nostri confronti. La ringraziamo per l’impegno e i successi alla guida della nostra Sampdoria, abbiamo imparato a memoria la storia della ballerina malata, ma non sopportiamo più di sentircela rinfacciare ad ogni sentore di difficoltà. Le circostanze che l’hanno portata alla presidenza dell’U.C. Sampdoria non vengano mai più usate come risposta alle nostre legittime perplessità.

• Riscontriamo la presenza, in ruoli chiave della società, di individui di dichiarata fede genoana. Converrà con noi che questa situazione, se mai lo è stata, non è più accettabile.

• Le chiediamo di analizzare seriamente e con serenità le sue intenzioni riguardo la permanenza alla guida della società. Se, come i fatti lasciano presagire, perverrà alla conclusione di voler passare la mano, si adoperi per individuare un acquirente degno della Sampdoria e dei Sampdoriani.

• Chiediamo apertamente l’esonero dell’allenatore Di Carlo. Mai siamo entrati in questioni tecniche, ma alla luce dei fatti questa è l’unica scossa che si possa dare ad una squadra palesemente priva di motivazioni.


A tutti i tifosi Sampdoriani chiediamo di aderire al nostro appello, stringiamoci attorno alla squadra, gridiamo 90 minuti, in casa ed in trasferta, fino al raggiungimento del nostro scudetto stagionale: la salvezza.

I gruppi della Sud