giovedì 31 marzo 2011

INFO TRASFERTA VERONA

Finalmente ottenuti i biglietti per tutti (a Milano e grazie al grande Gian) ecco le INFO x il nostro piccolo esodo da Cuneo:
DOMENICA MATTINA ALLE ORE 9:00 AL PIAZZALE DEL CASELLO DI MONDOVI'
Con i 'transfughi' genovesi che partiranno con i Fede ci vedremo invece a Verona per tornare poi tutti assieme.
AVANTI CUNEO BLUCERCHIATA!

mercoledì 30 marzo 2011

Tutti a Verona: Nuovi biglietti disponibili

Dal sito della Sampdoria: News

L'appello "Tutti a Verona" sta dando i frutti sperati. L'auspicato trasferimento di massa allo stadio "Bentegodi" ci sarà. Eccome se ci sarà. Sono già 2.000, infatti, i biglietti staccati per la Curva Nord dell'impianto scaligero, quella che domenica 3 aprile, in occasione di Chievo-Sampdoria, si colorerà interamente di blucerchiato e inciterà a gran voce i ragazzi di mister Cavasin. Vista l'apertura dell'intera porzione di stadio (Curva Nord più Settore Ospiti), la disponibilità di tagliandi è ancora cospicua; la vendita proseguirà fino a sabato 2 aprile secondo le modalità comunicate nella sezione Biglietteria.

Speriamo perché a noi la banca li deve ancora fare... :-(

martedì 29 marzo 2011

Comunicato UTC: Precisazioni in merito al video

TUTTI A VERONA! precisazioni in merito al video


Il fatto di aver operato scelte che ci hanno portato ad allontanarci dalla gradinata sud, motivate dalla volontà di non rappresentare quella larga parte di tifoseria che ha aderito al programma del governo detto "tessera del tifoso", non significa che non ci sentiamo toccati da argomenti che riguardano la tifoseria sampdoriana nella sua interezza, della quale ci sentiamo e siamo parte integrante. A maggior ragione momenti come quello attuale ci richiamano ad un forte segnale verso l'esterno del nostro gruppo, che speriamo sia recepito nel suo intento più nobile. Il fatto di aver coinvolto il capitano Angelo Palombo, e Andrea Poli, non vuole rappresentare una dichiarazione di assoluzione della squadra, ma deve essere interpretata come un'ammissione di corresponsabilità in cui ogni parte del pianeta blucerchiato, inteso come società, squadra e tifoseria, deve accantonare polemiche, accuse o processi fino al raggiungimento dell'obiettivo salvezza.
Loro in campo, noi sugli spalti, facendo,speriamo insieme a tantissimi altri, quello che siamo: i tifosi dell'Unione calcio Sampdoria.
Ora come non mai...
SOSTENIAMO LA MAGLIA!
SOSTENIAMO L'UNIONE CALCIO SAMPDORIA!
FINO ALLA VITTORIA!

Comunicato Fedelissimi 61: Info Verona

Il comunicato:

Domenica a Verona dovrà essere una bolgia di voci e colori,invitiamo dunque ,tutti quelli che si recheranno in trasferta, a portare una bandierina blucerchiata.

In tutti questi anni ne sono state consegnate tante in gradinata e questo è il momento giusto per tirarle fuori e sventolarle tutti assieme!

Blucerchiamo il Bentegodi come si deve!Tutti a Verona più entusiasti e colorati che mai!

Avanti Doria!Avanti Sampdoriani!

venerdì 25 marzo 2011

INFO TRASFERTA VERONA

Come precedentemente annunciato in altro post, Cuneo Blucerchiata organizza la trasferta di Verona per stare vicina alla squadra rispondendo all'appello proveniente dalla parte più calda e significativa del tifo blucerchiato: UTC e Fedelissimi.
Pertanto, tutti coloro che intendono seguire la Samp a Verona con Cuneo Blucerchiata, sono pregati di contattare il club entro e non oltre Domenica 27. A seconda di quanti saranno i partecipanti, si deciderà se organizzarci in proprio o aggregarci a club amici per questa importante trasferta.

Comunicato Fedelissimi 61: Tutti a Verona

Il Club Fedelissimi Sampdoriani,comunica che,per la trasferta di Verona,si muoverà in pullman.

Nei momenti difficili i doriani non sono mai mancati.TUTTI A VERONA!





Per Informazioni e prenotazioni passare al Club (martedì e giovedì sera)o chiamare i numeri : 010877152 - 3394007629

Club Fedelissimi Sampdoriani 1961

Comunicato UTC: Tutti a Verona

Comunicato UTC: Tutti a Verona!

In questo momento vogliamo accantonare ogni tipo di polemica che ci ha accompagnato per tutto il campionato, la rabbia per vedere la Sampdoria in questo stato, le accuse e i processi.
C'è un obiettivo da raggiungere, il traguardo è il 22 maggio, il primo passo è Verona il premio si chiama salvezza.

Procuratori pezzi di merda!

Ho ancora in mente tutti i proclami dell'estate scorsa e del primo autunno di Pagliari, procuratore di Marilungo.. Guido è forte, Guido è bravo, Guido gioca poco, Guido merita una grande, Guido è figo...
Poi sappiamo benissimo com'è andata.. Il caso Cassano ha spalancato le porte al buon Guido che ha avuto decine e decine di occasioni, ma il risultato è stato a dir poco deludente, 15 partite in campionato e la bellezza di 0 goal, al punto che le strade si sono divise.
Oggi è il turno del procuratore di Poli, che lancia messaggi d'amore a Mazzarri e sogna una grande squadra...

I procuratori sono sicuramente uno dei mali peggiori di questo calcio e lo dimostrano in occasioni come queste, primo dovete rispetto alla sampdoria perché per noi tifosi non solo è una grande ma è la più grande, secondo almeno parlate a ragion veduta, parlate dopo che i vostri cari assistiti hanno dimostrato quello che valgono, siete semplicemente ridicoli quando aprite la bocca!
In questo momento non rompete le palle con il mercato ma date frusta ai vostri assistiti per farli correre di più .. perché fino ad oggi, dal punto di vista della grinta e dell'impegno non si salva nessuno..

Chiudetevi quella boccaccia procuratori!

L'articolo

giovedì 24 marzo 2011

3° Torneo Giustino Romano - Chieti


3° Torneo Giustino Romano - Chieti

Posto il manifesto di questo torneo promosso dagli amici del Sampdoria Club di Chieti.
Cerchiamo di diffondere questo messaggio e di cercare il più possibile di rispondere presente all'appello degli amici di Chieti.

Per informazioni contattate l'amico Matteo Sbaraglia, che sta dando l'anima per organizzare l'evento al numero indicato sul manifesto!

Avanti Sampdoria Club Chieti..!!!!!

ENZO TIROTTA SULLA TESSERA DEL TIFOSO: "BASTA PROVVEDIMENTI STUPIDI E INUTILI"

da Sampdorianews.net

Mi si chiede: ”Dì la tua sulla tessera del tifoso”… vorrei chiudere con i puntini, equivalenti ad un sospiro che lascia sottintendere: ”Ma che cagata!!!” Ma scusate, cosa può aumentare in termini di sicurezza, in termini di lotta alla violenza, in termini di benessere del tifoso? Ma la carta d’identità allora a cosa serve? Ma se mi chiedi i documenti per fare la tessera del tifoso e non cambia niente, domani mi chiederai i documenti per fare la tessera del tifoso che servirà per fare la carta dell’abbonato che servirà per fare un’altra tessera? Ma dai! Basta provvedimenti stupidi ed inutili.

Invito tutti a fare un test: andate su youtube e cercate le immagini delle tifoserie tedesche, una per l’altra non importa quale, se volete per antica simpatia vi invito a digitare: http://www.youtube.com/watch?v=xWOTCZI9Dy8 E se non vi basta cercate tutte le tifoserie tedesche e troverete nelle immagini tifosi in piedi e colorati, con bandiere e con tamburi, con striscioni e festosi. Poi cercate nei siti specializzati come stanno economicamente e finanziariamente le società tedesche, cercate il loro fatturato in merchandising e prodotti vari legati al marchio sportivo.

E poi, se non siete soddisfatti ancora, andate a vedere i risultati sportivi di società e nazionale. Ce la stanno menando ormai da anni con il modello inglese, società indebitate e sull’orlo del fallimento, un paio di società ai vertici del calcio europeo ed una nazionale dai risultati fallimentari. Vogliamo parlare del calcio spagnolo? 2 club 2, poi il vuoto: società praticamente fallite, piattume che regna negli stadi, livello modesto della nazionale che ha trovato nell’ultimo lustro successi ricercati spasmodicamente negli anni precedenti e che corrisponde con una nidiata di grandi calciatori e che però arriva in clamoroso ritardo rispetto al boom delle televisioni e degli incrementi di fatturato dei club.

Insomma, mentre c’è un vero riferimento da seguire, ed è un riferimento per tutti, tifosi, club e “sistema calcio” in generale, noi facciamo riferimento al sistema inglese, che è praticamente fallito e rappresenta la morte del calcio “passionale”. Noi creiamo la tessera del tifoso, noi vietiamo le trasferte, capite? C’è un incidente in autostrada e noi chiudiamo il traffico, ma come si ragiona in questo paese? Sistema calcio fallito, calciopoli, lega e figc ingestibili ed ingestite, malcostume dilagato ormai in tutti i settori. Non voglio dimenticare la violenza negli stadi, di cui siamo certamente responsabili noi tifosi. Ma di tutti sti casini, a quale si addossano le maggiori colpe?

Indovinate un po’? Risulta a qualcuno che ai protagonisti di Calciopoli abbiano dato il daspo? A qualcuno risulta che abbiano l’obbligo di firma i soggetti coinvolti? No, nulla di tutto ciò, anche se di solito commettere dei reati od essere accusati di commetterli negli stadi, o nei pressi o anche distante dagli impianti sportivi, ma reati di violenza legati in qualche modo allo stadio e/o che, cito testuale: “Abbia preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive o che abbia, nelle medesime circostanze, incitato, inneggiato, o indotto alla violenza”, capito? Indotto alla violenza. Se accertassimo che in alcune delle partite oggetto di procedimento penale, si fossero verificate intemperanze da parte dei tifosi, secondo voi i soggetti oggetto dei procedimenti penali, sarebbero meritevoli di daspo?

E comunque, se i tifosi devono sottoscrivere la tessera del tifoso, i dirigenti, i calciatori, ma che tessera devono sottoscrivere? Se ti vendi una partita prendi uno o due anni di squalifica, se mandi a quel paese uno steward maleducato ne prendi uno o due di daspo con firma anche in occasione di Italia - Far Oer. La tessera del tifoso, ma oggi, dopo quasi un anno di applicazione, qualcuno può produrre documentazione che ne dimostri l’utilità?

Un po' di precisione: Quanto costa la Samp alla famiglia Garrone

Forse un commento un po' impopolare, in questo momento il Presidente Riccardo Garrone è visto come il principale responsabile della tragica stagione, in effetti di colpe ne ha, a partire dal fatto di non aver investito sulla squadra nell'opportunità della champions league, ma soprattutto per aver scelto quello che si sta rivelando un vero e proprio incompetente alla guida sportiva della squadra, Doriano Tosi.
Per il resto, è vero che sicuramente il presidente Garrone non è uno che ama scialacquare milioni di euro come il suo amico e rivale Moratti, ma è anche vero che in fondo gli va riconosciuto che gli investimenti verso la samp, se pur non grandi, ci sono!
Questo interesssante articolo del corriere ci aiuta a capire..
Articolo del corriere

Svalutata di 20,9 milioni la partecipazione blucerchiata. E grazie ai dividendi della Erg...

La passione calcistica blucerchiata continua a costare alla famiglia Garrone. Qualche giorno prima di stringere l' accordo fra la loro Erg e la russa Lukoil nell' eolico, la San Quirico, cassaforte della famiglia di petroliferi genovesi, ha dovuto archiviare un 2009 contraddistinto da una forte riduzione della redditività a 3,41 milioni di euro dai 58,56 milioni dell' esercizio precedente e ciò perché hanno pesato 20,98 milioni di svalutazione della controllata Sampdoria holding. Il write off, spiega la nota integrativa, è dovuto all' adeguamento del valore di carico della controllata sceso a 17,58 milioni «non potendosi prevedere un reale recupero delle perdite sofferte dalla società». La Sampdoria, che già nei precedenti esercizi era stata svalutata per 28,17 milioni, ha ricevuto ulteriori finanziamenti dai Garrone pari nel 2009 a 10 milioni e nel 2010 San Quirico ha poi rilasciato una garanzia di 14,5 milioni al Monte Paschi di Siena sempre in favore della squadra. Ciò detto, i conti della cassaforte dei Garrone hanno comunque beneficiato di 33,63 milioni di dividendo provenienti dalla controllata Erg (ma erano stati 75,68 milioni nel precedente esercizio), mentre la società ha continuato a disinvestire parte del proprio portafoglio titoli del circolante migliorando così le disponibilità liquide salite da 5,65 a 8,6 milioni. Buone notizie anche sul fronte del debito verso banche, sceso da 80,01 a 50,07 milioni per il rimborso di parte di un finanziamento al pool guidato da Ubi Banca international sa e Banco di Brescia. Tanto che il presidente del consiglio di gestione, Giuseppe Torrente, nella relazione segnala che l' indice di liquidità primaria è salito da 0,43 del 2008 a 3,92 come pure l' indice di liquidità corrente è migliorato da 2,35 a 9,9.

martedì 22 marzo 2011

Trasferta a Verona

Stiamo cercando di organizzare la trasferta a Verona.. Anche perché nonostante abbiamo professato un disimpegno purtroppo non ne siamo in grado e vorremmo partecipare come Cuneo Blucerchiata alla difficile partita contro il Chievo.

Chi fosse interessato può contattare il club via mail a: cuneoblucerchiata@gmail.com

Accorrete numerosi per favore, eventualmente tutti quelli che fossero sul percorso lunghissimo che va da Cuneo a Verona si possono unire..

lunedì 21 marzo 2011

VERGOGNA SENZA FINE

Ancora una sconfitta, ancora una vergogna, oramai senza ritegno né dignità per i colori che si portano...
Alcune considerazioni fuori dai denti su quello che sta succedendo: Garrone & Tosi campioni dell'anticalcio, come improvvisarsi competenti senza saperne assolutamente nulla.
1) Garrone elimina Gasparin credendo di poter sostituirlo lui stesso, che a malapena sa che a calcio si gioca in 11 contro 11 e con una palla rotonda.
2) Tosi si guadagna sul campo il titolo del peggior DS del calcio professionistico nostrano (e forse europeo), dopo aver rischiato di mandare il Toro in serie C, si cimenta (con profitto) a mandare dritta la Sampdoria in serie B, un fenomeno: dal mercato di Gennaio ceffato in pieno che manco un bambino che gioca alle figu avrebbe potuto far peggio, alla scelta di sostituire DiCarlo con uno dei peggiori tecnici italiani in circolazione: Cavasin, fresco dall'esonero di pochi mesi fa dalla serie A svizzera (non la Premier League!) dove era riuscito ad accumulare appena 4 punti in 12 partite, un fenomeno anche lui...
Il destino pare segnato, oramai non ci salvano manco più i regali arbitrali (come il rigore di ieri col Parma) si può solo sperare nella magnanimità di certe squadre che oramai non han più niente da dire, come Bari, Palermo e, perché no, Genoa (con la Samp in A Preziosi si guadagna due/tre milioni di euro in più solo con i derby), anche perché di questo passo gli scontri diretti, ahimé, li si perdono tutti...
Una piccola preghiera da fare a tutti gli addetti ai lavori, ad iniziare con i calciatori: smettetela di invocare unità e appoggio della tifoseria, per usare un vostro (abusato) eufemismo: NOI ABBIAMO DATO TUTTO QUEL CHE POTEVAMO, CI DISPIACE PER VOI... purtroppo da tifosi non possiamo partecipare ai vostri raduni in ristoranti vari e condividere la vostra unità di gruppo (sic!), altrove vostri più illustri colleghi sono stati presi a sberle per svegliarli (e spesso i risulati sono poi arrivati), noi ci picchiamo di essere più civili di altre tifoserie, MA VI INVITIAMO CALDAMENTE A DARVI I CEFFONI (SONORI) TRA DI VOI, illustri professionisti.
Per intanto, Cuneo Blucerchiata se ne sta a casa e a Verona non ci sarà, come non ci sarà più ufficialmente con i propri simboli nella Sud finché le cose non cambieranno.

sabato 19 marzo 2011

Perso il derby primavera

Purtroppo l'annata no continua anche per quanto riguarda la primavera, i blucerchiatini sono stati sconfitti per 2 a 1 dai bibini in miniatura.
Nonostante un leggero predominio territoriale due errori difensivi ci sono costati cari e non è bastato il rigore di Testardi per riacciuffare il risultato.
La partita è inoltre finita tra le proteste visto il triplice fischio dell'arbitro con Zaza lanciato a rete, che poi è pure stato espulso per proteste.

venerdì 18 marzo 2011

Ufficiale: Gastaldello firma fino al 2016

Da Sampdoria news: http://www.sampdorianews.net/?action=read&idnotizia=17785

Queste sono le basi da cui bisogna ripartire, giocatori seri, professionisti e persone vere, Daniele Gastaldello non ci ha mai deluso.. Per le sue capacità tecniche, per la sua professionalità, per la sua simpatia (incontenibile nella festa per la Champions o con i suoi amici veneti al raduno di Moena), questi sono doriani veri, quelli a cui la Sampdoria è entrata nel cuore per davvero, che non insultano i presidenti e che non chiedono di essere ceduti, perché la Sampdoria non gli sta stretta perché hanno capito che è più di una maglia.

Poi domani verrà ceduto come tanti altri, ma questo non potrà distogliere la nostra simpatia.. e il nostro rispetto

Grazie Daniele .. 28 fino al 2016!

E speriamo che trovi sempre più spazio in nazionale rispetto a quei pipponi di centrali della juve che si prendono 4 gol in casa ;-)

Coumunicato UTC: Corteo UTC-Boys

Dal sito UTC www.ultrastito.it Comunicato UTC

20 marzo ore 13.00 CORTEO UTC-BOYS

domenica 20 marzo appuntamento alle ore 13.00 in Via Delpiano.
CORTEO ULTRAS!

Celebriamo il gemellaggio, fianco a fianco con i ragazzi gialloblu.
che sventolino i nostri colori, che brucino le torce, che rimbombi ovunque il nostro urlo di libertà!
AVANTI ULTRAS!

domenica 13 marzo 2011

IL MOMENTO DELLE DECISIONI

Un'altra sconfitta é arrivata, facendo seguito a quelle con l'Inter ed il Cesena a Marassi.
Oramai sulle prove della nostra squadra sono stati scritti fiumi di parole ed i problemi bene o male si conoscono: attacco asfittico, squadra senza mordente, infortuni in serie. Sull'origine dei problemi si può dire che altrettanto ne conosciamo tutto o quasi, oramai a questo punto é pure inutile ritornarci e in ogni caso piangere sul latte versato non serve più a niente.
Noi tifosi e in special modo noi di Cuneo Blucerchiata abbiamo sempre cercato di fare quello che sappiamo fare meglio: sostenere sempre la squadra dal primo all'ultimo minuto e, anche se tra noi le opinioni crude e dure nei confronti dei responsabili dell'UC Sampdoria non mancano, per nostra scelta abbiamo sempre cercato di tenere un profilo basso perlomeno su questo nostro blog che rappresenta la finestra aperta sul nostro piccolo ma attivo sodalizio blucerchiato-piemontese.
Ritornando alle succitate ultime tre partite ci permettiamo di fare una riflessione: i problemi tecnici-tattici-agonistici sono già stati esposti e sono a tutti chiari ma, senza voler fare i piagnoni, ci pare che: un rigore netto nei confronti di Mannini nel match contro l'Inter, un rosso a Giaccherini per l'intervento assassino nei confronti di Palombo (che gli é costato la frattura alle costole) in quello contro il Cesena e una più equilibrata conduzione di gara nella partita di oggi contro il Catania (se si manda fuori Tissone allo stesso modo deve essere espulso Alvarez) siano decisioni/situazioni di gioco che mancano e pesano sui risultati finali della nostra squadra.
Diciamo la verità: noi santi in Paradiso non ne abbiamo mai avuti ma se un tempo certi 'avvenimenti' si potevano registrare per una, due partite di seguito, ora ci sembra che contro la nostra Samp tutto sia permesso. Capitolo arbitri chiuso, i nostri numerosi amici genovesi ci parlano di una ostilità abbastanza gratuita da parte dei media genovesi che, nella fattispecie, dopo le sacrosante critiche post mercato di Gennaio sembra che si accaniscano in maniera inconsueta verso i nostri colori, quasi come se ad un tratto due squadre cittadine in serie A siano un peso per questa città. Noi non siamo in grado di giudicare (vivendo a centinaia di chilometri dalla città) ma ancora una volta notiamo che, se per ragioni politiche o quant'altro il 'peso' dei cugini a Genova é sempre stato storicamente più importante del nostro, nel recente passato c'é stato chi all'amministrazione cittadina come anche ai mass media locali sapeva mostrare i denti.
Con tutto questo ecco cosa vogliamo dire: ci sembra che forse chi adesso é alla dirigenza con incarichi superiori a quelli per cui era stato ingaggiato la scorsa estate (questo dopo l'uscita di scena di Gasparin) sia forse rimasto da troppo tempo lontano dai palcoscenici del calcio che conta in Italia e sia perlomeno inadeguato a gestire un momento così grave anche e soprattutto per quel che riguarda i rapporti esterni (con FIGC, arbitri, mass media e ambiente cittadino), quindi chiediamo in maniera del tutto onesta che se si é trovato il coraggio di allontanare Mister Di Carlo anche per colpe che non sono sue (scelta che peraltro noi abbiamo condiviso proprio da queste pagine) si trovi a maggior ragione il coraggio di sostituire l'attuale dirigente incaricato (Tosi) oppure assumere quanto prima un nuovo Direttore Generale per affrontare al più presto questi importanti argomenti, pena, é quasi inutile dirlo, la retrocessione.... che con un nuovo DG non sarà scongiurata ma almeno si potrà dire che dopo i gravi errori di Gennaio tutto, ma veramente tutto, é stato fatto.
Il momento delle decisioni é dunque arrivato, chi vuole veramente bene alla Sampdoria ed ha le facoltà per prendere queste decisioni é pregato di farlo... urgentemente!

Il Direttivo di Cuneo Blucerchiata

Patetici!

Mi viene davvero da ridere a vedere quando in questa giornata prima dell'inizio della partite viene cantato l'inno nazionale e le reti delle porti sono pittorescamente tricolori.
Ma con quale faccia avete il coraggio di dichiarare la vostra identità nazionale?
Voi che in pochi anni avete portato il calcio italiano a livelli ridicoli rispetto a tutto il resto d'europa (le figuracce di tutte le squadre italiane in europa di quest'anno lo dimostrano ampiamente)
Voi che in pochi anni avete portato la nazionale italiana a livelli ridicoli, con una generazione quanto meno tragica di calciatori, lasciando poi pure a casa quei pochi buoni che ancora c'erano durante i mondiali e arrivando pure a farsi umiliare da dei coltivatori di kiwi
Voi che gli italiani buoni li avete mandati a giocare all'estero, mentre da noi arrivano personaggi sconosciuti e inconcludenti, giocatori coi piedi di ghisa, che il calcio l'hanno visto solo sulle figurine
Voi che avete infarcito di stranieri le nostre squadre, falsificando passaporti, sputtandando milioni di euro delle tv e fregandovene di qualsiasi moralità e identità nazionale, al punto che fa davvero pena la regia di sky quando durante l'inno di Mameli va a cercare dei giocatori italiani che ormai sono come bestie rare in via di estinzione
Voi che avete distrutto la nostra tradizione italiana con il vostro spezzatino che sa più di un gulash nordico ormai che di uno spezzatino all'italiana, andando a distruggere anche la tradizione del pranzo italiano domenicale in famiglia per far vedere il vostro pietoso spettacolo in tv.
Voi che avete portato in Europa a rappresentare l'Italia squadre con 11 stranieri, quando alla fine nell'ultima intercontinentale si può dire che c'erano due squadre sudamericane e nessuna italiana..
Voi che ci avete fatto vergognare con il Sistema Moggi, col sistema Galliani e col sistema Moratti, ma cosa c'entrate col calcio?
Per il bene dell'Italia potete solo fare una cosa, dirigenti di un calcio malato e schifoso, togliervi dalle palle! Fate semplicemente pena.. Ridicoli e patetici..

ODIO ETERNO AL CALCIO MODERNO!

giovedì 10 marzo 2011

DI CARLO: TROPPI CAMBIAMENTI

Da 'Calciomercato.com'

L'ex tecnico della Samp attacca la società dopo il suo esonero. Le cessioni di Cassano e Pazzini ma non solo: la strategia di Garrone decisiva per il cambio con Cavasin.
..Troppi "cambiamenti" hanno inciso sulla stagione della Sampdoria. È l'opinione di Mimmo Di Carlo, il tecnico esonerato dalla società blucerchiata nei giorni scorsi, che in un breve comunicato stampa rivolge i "più sentiti ringraziamenti" al club, analizzando i motivi che hanno portato alla loro separazione.
"La mancanza di risultati ha inciso su tutti - ammette l'allenatore - e ognuno di noi è compartecipe nel non aver saputo trovare soluzioni e/o rimedi a una stagione iniziata con attese basate su presupposti tecnici ben differenti". Inevitabile pensare, anche se Di Carlo non li cita mai, ai casi Cassano e Pazzini, gioielli venduti dalla Samp sul mercato di gennaio.
"È mia abitudine pensare che i risultati vengano da lontano - sottolinea l'ex allenatore - e io forse non sono stato abbastanza fermo su certe posizioni. I molteplici cambiamenti avvenuti - insiste - hanno destabilizzato l'ambiente, me comprese, ma la volontà di riuscire a sopperire a determinate situazioni mi ha portato a non abbandonare".
Di Carlo ringrazia tutti i suoi collaboratori, "che hanno profuso energie e impegno", e si dice rammaricato per "non aver potuto portare a termine un progetto in cui ho creduto fin dal principio". "Purtroppo il programma iniziale ha subito molte variazioni e non c'e stato il tempo per ricostruire un cammino nuovo", conclude promettendo che starà "vicino a tutto l'ambiente in questo finale di stagione".

martedì 8 marzo 2011

Auguri donne blucerchiate

Appena in tempo.. scusate il ritardo .. ma non abbiamo potuto fare prima..
Un augurio a tutte le donne blucerchiate.. le più belle .. e le migliori in assoluto!

lunedì 7 marzo 2011

Chi è Cavasin

Da Wikipedia.. Scopriamo assieme il nostro neo allenatore



Dopo alcuni mesi alla conduzione degli Allievi Nazionali del Padova, Cavasin diviene il tecnico del Treviso per la stagione 1990-1991. Esonerato poco dopo, negli anni seguenti allena alcune squadre di Serie C come il Gualdo, che porta a qualificarsi per i play-off della Serie C1 nella stagione 1995-1996. Nel 1998-1999 è chiamato ad allenare il Cesena, subentrando a Corrado Benedetti e riuscendo a raggiungere l'obiettivo della permanenza della squadra romagnola in serie cadetta.

Le positive esperienze nelle serie minori valgono a Cavasin l'ingresso nel grande calcio nell'estate 1999, quando viene ingaggiato dal Lecce, neo-promosso in Serie A. Con la squadra giallorossa Cavasin ottiene ottimi risultati e due salvezze consecutive, riuscendo a vincere anche la Panchina d'Oro per la stagine 1999-2000. La terza stagione nel Salento, più difficile, vede l'esonero di Cavasin nel gennaio 2002

Nel 2002 sostituisce Pietro Vierchowod alla guida della Fiorentina (allora Florentia Viola), in Serie C2. Dopo aver condotto la squadra alla promozione in Serie C1 (poi tramutata in promozione in Serie B dalla giustizia sportiva) inizia la stagione 2003-2004 a Firenze, ma viene rimpiazzato nel 2004.

In seguito allena in massima serie Brescia e Treviso, sempre da subentrante. Dal Treviso viene esonerato dopo essere subentrato a Ezio Rossi nel corso del campionato 2005-2006. Nel gennaio 2007 firma un contratto con il Messina, dove sostituisce Bruno Giordano. Ad aprile però, dopo la sconfitta esterna a Cagliari, viene esonerato e il suo posto viene ripreso da Bruno Giordano.

Nel giugno 2007, Cavasin prende il posto di Ivo Iaconi sulla panchina del Frosinone Calcio conducendo la squadra ad una tranquilla salvezza (conquista del 10º posto) realizzando un ruolino di tutto rispetto: 15 vittorie, 11 pareggi e 16 sconfitte. Tuttavia, forse anche per l'altalenante rendimento della squadra (basti pensare che alla fine della stagione il Frosinone Calcio sarà il 6° attacco del campionato ma la quart'ultima difesa), il contratto tra le parti viene risolto consensualmente il 5 giugno 2008.

Il 20 maggio 2009, a due giornate dalla fine del campionato cadetto, Cavasin prende il posto di Nedo Sonetti tornando alla guida del Brescia ed esordendo con un successo contro il Sassuolo per 4-2. La stagione si conclude con le rondinelle al 3º posto e quindi costretti ai Playoff; dopo aver eliminato l'Empoli in semifinale con un complessivo 4-1 nelle due gare, in finale trova il Livorno. A Brescia la la gara d'andata termina con un insoddisfacente 2-2, nella gara di ritorno invece, le rondinelle bresciane vengono sconfitte con un perentorio 3-0 dando addio definitivamente ai sogni di Serie A, a salire difatti saranno i labronici. Nonostante ciò, la dirigenza biancoblù il 23 giugno 2009 rinnova per un'altra stagione il contratto di Cavasin. Dopo un buon inizio di stagione, una serie negativa di tre sconfitte gli costa l'esonero all'8ª giornata del campionato 2009-2010.

Il 12 novembre 2009 viene assunto dal'Associazione Calcio Bellinzona, militante nella Super League Svizzera. Dopo soli 3 punti conquistati in 12 partite, il 1º aprile 2010 viene esonerato con effetto immediato dopo la sconfitta casalinga 1-2 contro il Grasshopper-Club Zürich.

Il 7 marzo 2011, a dieci giornate dal termine del campionato, viene ingaggiato come allenatore della Sampdoria in sostituzione di Domenico Di Carlo firmando un contratto che lo impegna fino al 30 giugno 2011, per cercare di portare la squadra genovese alla salvezza dopo un'inaspettata e gravissima crisi di risultati, tornando così ad allenare nella massima serie italiana dopo quattro anni.

Di Carlo sollevato dall'incarico, Cavasin nuovo allenatore

da: Sampdoria.it

lunedì 07 marzo 2011

L'U.C. Sampdoria S.p.a. comunica di aver sollevato dall'incarico di responsabile tecnico della prima squadra il sig. Domenico Di Carlo e il suo staff (l'allenatore in seconda sig. Roberto Murgita e il preparatore atletico prof. Gianni Brignardello). Nel contempo la società comunica di aver sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2011 con il sig. Alberto Cavasin in qualità di responsabile tecnico della prima squadra, affiancato dai collaboratori sig. Gabriele Baldassarri (allenatore in seconda) e prof. Alfredo Vergori (preparatore atletico).

domenica 6 marzo 2011

DI CARLO GAME OVER

Con una (ennesima) prova che definire deludente é dir poco, si conclude l'esperienza di Mister Di Carlo sulla panchina blucerchiata. Una squadra senza idee, senza carattere e in confusione totale si arrende ad un Cesena venuto a Genova a fare il proprio compitino. Significativo lo striscione esposto nella Sud negli ultimi dieci minuti ed i cori che lo accompagnavano (Di Carlo vattene). Ovviamente la colpa di tutto questo non é solo dell'allenatore ma comunque ora la priorità é dare una scossa per cercare di mantenere almeno la permanenza in serie A, ci sarà tempo in seguito di regolare i conti in seno alla società e (parere personale) in seno allo spogliatoio. Restiamo ora in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della società oppure da parte dello stesso Di Carlo.

venerdì 4 marzo 2011

Ritrovo per Sampdoria Cesena

Ritrovo ore 9,15 presso il casello di Mondovì. Siete tutti invitati e benvenuti, ma se non avete intenzione di lasciare la gola in gradinata.. potete stare a casa a guardarla in tv!
Cuneo blucerchiata è comunque disponibile a fornire pastiglie per la gola a tutti quelli che perderanno le proprie corde vocali urlando fino alla fine.

Noi sosteniamo la sampdoria la la la la la!

LETTERA APERTA DEL DOTT. EDOARDO GARRONE

Da Sampdoria.it

venerdì 04 marzo 2011

Da ben nove anni ormai la mia famiglia ha il piacere e l’onore di guidare uno dei club più blasonati nel panorama calcistico nazionale. L’Unione Calcio Sampdoria in questo lungo lasso di tempo ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un orgoglio per tutti noi. Essere al timone di questa bella società comporta precisi doveri, infiniti sforzi in termini di energie ed investimenti ripagati negli anni dalla passione, dall’affetto e dalla gratitudine della gente sampdoriana. La Sampdoria rappresenta per noi, ed in particolar modo per mio padre Riccardo Garrone, un sentimento unico nel contesto di un impegno imprenditoriale che da sempre ci vede impegnati in primissima linea.

La Samp non è e mai sarà un peso per la famiglia di cui mi fregio di portare il cognome. È certamente un onere importantissimo per il quale non abbiamo fin qui lesinato il benché minimo sforzo o supporto. Un club - e non lo abbiamo mai nascosto - che per competere a buoni livelli ha fortemente bisogno di nuove forme di introito che non siano solo direttamente riconducibili alle entrate pubblicitarie, da botteghino o provenienti dalla ripartizione dei proventi televisivi.

È lo stadio l’unica vera fonte di nuove risorse economiche che potrà garantire in futuro alla Sampdoria di mantenersi ai livelli fin qui difesi e riconquistati in questi ultimi anni. Ed è questa la sfida che più noi abbiamo a cuore. Una sfida che però ci ha visto fino ad oggi combattere contro la miopia di una città conservatrice, ancorata alla difesa di antichi personalismi, paralizzata e vittima delle solite invidie e dei veti incrociati. Senza lo stadio la Samp non può pensare di continuare a sopravvivere in eterno al di sopra delle proprie possibilità.

In questi cinque anni in cui mio padre in prima persona ha posto la questione stadio in cima alle priorità di questo club, non si è mai levata una voce di aiuto, supporto e sostegno al suo progetto. Non da parte dell’amministrazione pubblica, non dagli enti preposti, né tantomeno - e lo dico con profonda amarezza - anche da quella stampa sempre in prima linea nel criticare e mai allo stesso modo solerte nell’offrire le dovute sponde ad una splendida idea concepita nell’ottica della crescita di un club, è vero, ma anche di una città intera. Abbiamo sempre dovuto lottare da soli in questa città sì bellissima, ma al contempo così ostile e difficile. E le lotte alla lunga stancano, specie se non portano al raggiungimento del benché minimo obiettivo.

Abbiamo in questi nove anni operato secondo una linea di condotta ben precisa e trasparente, priva di voli pindarici e di promesse disattese, ma invece ricchissima di certezze e garanzie atte a garantire il futuro di questo club. Questo è il nostro modo di pensare e di lavorare, da sempre. Questa è la famiglia Garrone. Con la sua etica e con la ferma difesa di valori quali la trasparenza, la moralità ed il rispetto delle persone e dei ruoli. Una famiglia che è anche e soprattutto un gruppo industriale tra i più importanti del nostro paese, costruito in più di 70 anni di duro lavoro ed impegno anche sociale, e senza mai perdere di vista questi (a nostro modo di vedere) sacrosanti valori. Un rispetto che riguarda anche le nostre forze economiche che mai abbiamo scialacquato o disperso in operazioni speculative e senza logica industriale.

Oltre 150 milioni di euro sono stati investiti nei nostri nove anni di Sampdoria e di gestione di questo club. Uno sforzo dinanzi al quale non ci siamo mai tirati indietro. E abbiamo continuato a farlo anche in questi ultimi quattro anni di profonda crisi economica che ha colpito pesantemente anche la ERG e le nostre attività nel settore energetico, generando preoccupazioni e imponendo sacrifici a noi, ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. Anni che nonostante tutto hanno comunque regalato ai colori blucerchiati e a chi li ama grandi, grandissime soddisfazioni, specie se messe in relazione alle reali forze in campo. Un arduo compito portato avanti credendo fermamente che la vera forza della Sampdoria risiedesse nelle capacità delle sue risorse interne e nella professionalità del nostro gruppo dirigenziale. Forza imprescindibile alla quale si è sempre affiancata - anche nei momenti meno felici - quella dei tifosi con il loro entusiasmo, con la loro passione, con la loro "splendida diversità", come spesso in passato ha amato ripetere mio padre.

Una splendida diversità che tutti quanti noi speriamo possa manifestarsi anche in questo momento che nessuno nasconde possa essere non semplice. Possiamo comprendere tutto, dal disagio, alla delusione, al rammarico più sentito, alle critiche. Non potremo però mai accettare alcun genere di insulto. Per quello che siamo, per quello che da sempre pensiamo di rappresentare e per quello che intendiamo voler difendere. Certo il calcio è una azienda fortemente atipica, ma il momento delle scelte è arrivato per poter garantire certezze al futuro di questo sodalizio. Per il nostro progetto la Sampdoria non finisce il 28 gennaio 2011 con la cessione di Giampaolo Pazzini all’Inter, né tantomeno il 16 febbraio con una dolorosa sconfitta nel derby della Lanterna.

In questa stagione che finora non ci ha riservato grosse soddisfazioni sono stati commessi anche degli errori. Abbiamo sbagliato, come spesso capita a chi è chiamato ad agire con tempestività. Ne prendiamo atto e per quanto possibile cercheremo di non ripeterli perché è nostra intenzione che il progetto continui. Noi non abbiamo perso e non perderemo il nostro entusiasmo di fronte alle difficoltà perché sarebbe questo l’errore più pericoloso in cui non deve cadere chi ama la Sampdoria, i suoi colori e la sua storia. A partire dai tifosi blucerchiati, quelli che hanno sempre amato e cantato per il Doria anche nei momenti più difficili. I tifosi senza i quali nessun successo sportivo può trasmettere forti emozioni e voglia di dare il massimo.

I cicli nascono e si chiudono. L’importante è garantire continuità, sopravvivenza e successi alla società ed all’immagine della stessa. E impegnarsi a fare del proprio meglio. Per questo compito la famiglia Garrone è pronta, prontissima a proseguire nel cammino intrapreso senza minimamente pensare di voler fare un passo indietro.

giovedì 3 marzo 2011

INTERVISTA AL DS ( ? ) DORIANO TOSI

calciomercato.com

Domenica 23 gennaio. Sampdoria-Juventus 0-0. Poi cosa è successo?
'Prima di quella partita il mercato della Sampdoria era praticamente chiuso. Mancava soltanto una seconda punta che sarebbe stato Dos Santos, visto che il Tottenham, l'ultimo giorno, ci ha offerto il giocatore in prestito come volevamo noi. Purtroppo quella gara ha mandato a monte tutti i nostri piani. Anzi ci ha cambiato la vita. E il giorno dopo è arrivata l'offerta dell'Inter per Pazzini'.

Scendiamo nel dettaglio.
'Dopo quella partita siamo dovuti intervenire nel reparto difensivo visto che eravamo in grande emergenza, acquisendo Martinez e Perticone, ma anche in attacco perchè abbiamo saputo subito che Pozzi sarebbe rientrato solo a marzo'.

L'ordine di Palombo: «Dare il massimo e ancora di più»

da Sampdoria.it

giovedì 03 marzo 2011

In vista del Cesena, Angelo indica la via: «Se giochiamo con lo spirito delle ultime partite, faremo sicuramente bene. I tifosi? Non credo servano appelli, loro faranno il loro dovere. La palla, in campo, passa a noi: bisognerà dare il massimo e ancora di più».

Trecentoventotto sfide con la stessa maglia addosso. Trecentoventotto battaglie con lo stesso numero sulle spalle. Niente paura nei suoi occhi, negli occhi del Capitano mai. Ma quella che è là all’orizzonte per Angelo Palombo e per i sampdoriani avrà, purtroppo, un sapore tutto particolare. «All’inizio dell’anno non mi sarei mai aspettato di trovarmi in queste condizioni in questo momento del campionato - ammette, a cuore aperto, ai microfoni di Samp TV -. Ormai, però, ci siamo e dobbiamo tirarci fuori. Domenica contro il Cesena sarà una partita molto molto molto importante e dovremo affrontarla allo stesso modo in cui abbiamo affrontato le ultime due: se giochiamo così, con lo spirito che abbiamo messo in campo soprattutto contro l’Inter, faremo sicuramente bene».

La sconfitta contro i nerazzurri è l’emblema di tutta una stagione?
«Credo proprio di sì: è l’emblema di un’annata in cui subisci il primo tiro e gli altri ti fanno gol. Abbiamo sbagliato tante volte anche noi e saremo degli ipocriti se non lo ammettessimo, ma certamente non dobbiamo cancellare dalla mente l’alibi di una stagione storta. Bisogna sempre ripartire come dice il nostro allenatore, bisogna guardare alla partita successiva convinti di potercela fare. Dipende soltanto da noi e spetta a noi raddrizzare la situazione».

Raddrizzarla al più presto, già domenica all’ora di pranzo. Le vostre qualità sono ben diverse da quelle dei romagnoli di Ficcadenti innanzitutto, e pure da quelle delle altre concorrenti per la salvezza.
«Io non è che guardi tanto le altre squadre, guardo soltanto a noi: per i valori che abbiamo non siamo da quarto, quinto o sesto posto ma nemmeno possiamo stare nella parte destra della classifica».

A tal proposito, come si è calata la squadra in questa realtà che non le appartiene?
«Per nostra fortuna lo spogliatoio è sempre rimasto unito e compatto, tra compagni ci vogliamo tutti bene. E su questo dobbiamo far forza per tirarci fuori da questa circostanza negativa».

Il tifosi vi staranno vicino ancora una volta: l’applauso al triplice fischio di Samp-Inter è l’ennesima dimostrazione dell’indole unica e inimitabile del pubblico doriano.
«Questo i sampdoriani l’han sempre fatto: anche qualche giornata fa, anche quando siamo incappati in alcune brutte prestazioni, non c’è stato nulla di violento o di pesante nei nostri confronti. E per questo li ringrazierò sempre. Quando fai prestazioni di cuore, carattere, determinazione, anche se perdi 2-0 e malgrado una classifica non brillantissima, tutto lo stadio applaude, come accaduto domenica sera. La gente, i nostri tifosi non pretendono la luna ma solo il massimo».

Cosa ti senti dire loro, da leader e bandiera, in vista di domenica?
«Non credo ci sia bisogno di appelli e sono convinto che loro faranno il loro dovere. La palla, in campo, passa a noi: dobbiamo dare il massimo e ancora di più».