domenica 6 marzo 2011

DI CARLO GAME OVER

Con una (ennesima) prova che definire deludente é dir poco, si conclude l'esperienza di Mister Di Carlo sulla panchina blucerchiata. Una squadra senza idee, senza carattere e in confusione totale si arrende ad un Cesena venuto a Genova a fare il proprio compitino. Significativo lo striscione esposto nella Sud negli ultimi dieci minuti ed i cori che lo accompagnavano (Di Carlo vattene). Ovviamente la colpa di tutto questo non é solo dell'allenatore ma comunque ora la priorità é dare una scossa per cercare di mantenere almeno la permanenza in serie A, ci sarà tempo in seguito di regolare i conti in seno alla società e (parere personale) in seno allo spogliatoio. Restiamo ora in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della società oppure da parte dello stesso Di Carlo.

venerdì 4 marzo 2011

Ritrovo per Sampdoria Cesena

Ritrovo ore 9,15 presso il casello di Mondovì. Siete tutti invitati e benvenuti, ma se non avete intenzione di lasciare la gola in gradinata.. potete stare a casa a guardarla in tv!
Cuneo blucerchiata è comunque disponibile a fornire pastiglie per la gola a tutti quelli che perderanno le proprie corde vocali urlando fino alla fine.

Noi sosteniamo la sampdoria la la la la la!

LETTERA APERTA DEL DOTT. EDOARDO GARRONE

Da Sampdoria.it

venerdì 04 marzo 2011

Da ben nove anni ormai la mia famiglia ha il piacere e l’onore di guidare uno dei club più blasonati nel panorama calcistico nazionale. L’Unione Calcio Sampdoria in questo lungo lasso di tempo ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un orgoglio per tutti noi. Essere al timone di questa bella società comporta precisi doveri, infiniti sforzi in termini di energie ed investimenti ripagati negli anni dalla passione, dall’affetto e dalla gratitudine della gente sampdoriana. La Sampdoria rappresenta per noi, ed in particolar modo per mio padre Riccardo Garrone, un sentimento unico nel contesto di un impegno imprenditoriale che da sempre ci vede impegnati in primissima linea.

La Samp non è e mai sarà un peso per la famiglia di cui mi fregio di portare il cognome. È certamente un onere importantissimo per il quale non abbiamo fin qui lesinato il benché minimo sforzo o supporto. Un club - e non lo abbiamo mai nascosto - che per competere a buoni livelli ha fortemente bisogno di nuove forme di introito che non siano solo direttamente riconducibili alle entrate pubblicitarie, da botteghino o provenienti dalla ripartizione dei proventi televisivi.

È lo stadio l’unica vera fonte di nuove risorse economiche che potrà garantire in futuro alla Sampdoria di mantenersi ai livelli fin qui difesi e riconquistati in questi ultimi anni. Ed è questa la sfida che più noi abbiamo a cuore. Una sfida che però ci ha visto fino ad oggi combattere contro la miopia di una città conservatrice, ancorata alla difesa di antichi personalismi, paralizzata e vittima delle solite invidie e dei veti incrociati. Senza lo stadio la Samp non può pensare di continuare a sopravvivere in eterno al di sopra delle proprie possibilità.

In questi cinque anni in cui mio padre in prima persona ha posto la questione stadio in cima alle priorità di questo club, non si è mai levata una voce di aiuto, supporto e sostegno al suo progetto. Non da parte dell’amministrazione pubblica, non dagli enti preposti, né tantomeno - e lo dico con profonda amarezza - anche da quella stampa sempre in prima linea nel criticare e mai allo stesso modo solerte nell’offrire le dovute sponde ad una splendida idea concepita nell’ottica della crescita di un club, è vero, ma anche di una città intera. Abbiamo sempre dovuto lottare da soli in questa città sì bellissima, ma al contempo così ostile e difficile. E le lotte alla lunga stancano, specie se non portano al raggiungimento del benché minimo obiettivo.

Abbiamo in questi nove anni operato secondo una linea di condotta ben precisa e trasparente, priva di voli pindarici e di promesse disattese, ma invece ricchissima di certezze e garanzie atte a garantire il futuro di questo club. Questo è il nostro modo di pensare e di lavorare, da sempre. Questa è la famiglia Garrone. Con la sua etica e con la ferma difesa di valori quali la trasparenza, la moralità ed il rispetto delle persone e dei ruoli. Una famiglia che è anche e soprattutto un gruppo industriale tra i più importanti del nostro paese, costruito in più di 70 anni di duro lavoro ed impegno anche sociale, e senza mai perdere di vista questi (a nostro modo di vedere) sacrosanti valori. Un rispetto che riguarda anche le nostre forze economiche che mai abbiamo scialacquato o disperso in operazioni speculative e senza logica industriale.

Oltre 150 milioni di euro sono stati investiti nei nostri nove anni di Sampdoria e di gestione di questo club. Uno sforzo dinanzi al quale non ci siamo mai tirati indietro. E abbiamo continuato a farlo anche in questi ultimi quattro anni di profonda crisi economica che ha colpito pesantemente anche la ERG e le nostre attività nel settore energetico, generando preoccupazioni e imponendo sacrifici a noi, ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. Anni che nonostante tutto hanno comunque regalato ai colori blucerchiati e a chi li ama grandi, grandissime soddisfazioni, specie se messe in relazione alle reali forze in campo. Un arduo compito portato avanti credendo fermamente che la vera forza della Sampdoria risiedesse nelle capacità delle sue risorse interne e nella professionalità del nostro gruppo dirigenziale. Forza imprescindibile alla quale si è sempre affiancata - anche nei momenti meno felici - quella dei tifosi con il loro entusiasmo, con la loro passione, con la loro "splendida diversità", come spesso in passato ha amato ripetere mio padre.

Una splendida diversità che tutti quanti noi speriamo possa manifestarsi anche in questo momento che nessuno nasconde possa essere non semplice. Possiamo comprendere tutto, dal disagio, alla delusione, al rammarico più sentito, alle critiche. Non potremo però mai accettare alcun genere di insulto. Per quello che siamo, per quello che da sempre pensiamo di rappresentare e per quello che intendiamo voler difendere. Certo il calcio è una azienda fortemente atipica, ma il momento delle scelte è arrivato per poter garantire certezze al futuro di questo sodalizio. Per il nostro progetto la Sampdoria non finisce il 28 gennaio 2011 con la cessione di Giampaolo Pazzini all’Inter, né tantomeno il 16 febbraio con una dolorosa sconfitta nel derby della Lanterna.

In questa stagione che finora non ci ha riservato grosse soddisfazioni sono stati commessi anche degli errori. Abbiamo sbagliato, come spesso capita a chi è chiamato ad agire con tempestività. Ne prendiamo atto e per quanto possibile cercheremo di non ripeterli perché è nostra intenzione che il progetto continui. Noi non abbiamo perso e non perderemo il nostro entusiasmo di fronte alle difficoltà perché sarebbe questo l’errore più pericoloso in cui non deve cadere chi ama la Sampdoria, i suoi colori e la sua storia. A partire dai tifosi blucerchiati, quelli che hanno sempre amato e cantato per il Doria anche nei momenti più difficili. I tifosi senza i quali nessun successo sportivo può trasmettere forti emozioni e voglia di dare il massimo.

I cicli nascono e si chiudono. L’importante è garantire continuità, sopravvivenza e successi alla società ed all’immagine della stessa. E impegnarsi a fare del proprio meglio. Per questo compito la famiglia Garrone è pronta, prontissima a proseguire nel cammino intrapreso senza minimamente pensare di voler fare un passo indietro.

giovedì 3 marzo 2011

INTERVISTA AL DS ( ? ) DORIANO TOSI

calciomercato.com

Domenica 23 gennaio. Sampdoria-Juventus 0-0. Poi cosa è successo?
'Prima di quella partita il mercato della Sampdoria era praticamente chiuso. Mancava soltanto una seconda punta che sarebbe stato Dos Santos, visto che il Tottenham, l'ultimo giorno, ci ha offerto il giocatore in prestito come volevamo noi. Purtroppo quella gara ha mandato a monte tutti i nostri piani. Anzi ci ha cambiato la vita. E il giorno dopo è arrivata l'offerta dell'Inter per Pazzini'.

Scendiamo nel dettaglio.
'Dopo quella partita siamo dovuti intervenire nel reparto difensivo visto che eravamo in grande emergenza, acquisendo Martinez e Perticone, ma anche in attacco perchè abbiamo saputo subito che Pozzi sarebbe rientrato solo a marzo'.

L'ordine di Palombo: «Dare il massimo e ancora di più»

da Sampdoria.it

giovedì 03 marzo 2011

In vista del Cesena, Angelo indica la via: «Se giochiamo con lo spirito delle ultime partite, faremo sicuramente bene. I tifosi? Non credo servano appelli, loro faranno il loro dovere. La palla, in campo, passa a noi: bisognerà dare il massimo e ancora di più».

Trecentoventotto sfide con la stessa maglia addosso. Trecentoventotto battaglie con lo stesso numero sulle spalle. Niente paura nei suoi occhi, negli occhi del Capitano mai. Ma quella che è là all’orizzonte per Angelo Palombo e per i sampdoriani avrà, purtroppo, un sapore tutto particolare. «All’inizio dell’anno non mi sarei mai aspettato di trovarmi in queste condizioni in questo momento del campionato - ammette, a cuore aperto, ai microfoni di Samp TV -. Ormai, però, ci siamo e dobbiamo tirarci fuori. Domenica contro il Cesena sarà una partita molto molto molto importante e dovremo affrontarla allo stesso modo in cui abbiamo affrontato le ultime due: se giochiamo così, con lo spirito che abbiamo messo in campo soprattutto contro l’Inter, faremo sicuramente bene».

La sconfitta contro i nerazzurri è l’emblema di tutta una stagione?
«Credo proprio di sì: è l’emblema di un’annata in cui subisci il primo tiro e gli altri ti fanno gol. Abbiamo sbagliato tante volte anche noi e saremo degli ipocriti se non lo ammettessimo, ma certamente non dobbiamo cancellare dalla mente l’alibi di una stagione storta. Bisogna sempre ripartire come dice il nostro allenatore, bisogna guardare alla partita successiva convinti di potercela fare. Dipende soltanto da noi e spetta a noi raddrizzare la situazione».

Raddrizzarla al più presto, già domenica all’ora di pranzo. Le vostre qualità sono ben diverse da quelle dei romagnoli di Ficcadenti innanzitutto, e pure da quelle delle altre concorrenti per la salvezza.
«Io non è che guardi tanto le altre squadre, guardo soltanto a noi: per i valori che abbiamo non siamo da quarto, quinto o sesto posto ma nemmeno possiamo stare nella parte destra della classifica».

A tal proposito, come si è calata la squadra in questa realtà che non le appartiene?
«Per nostra fortuna lo spogliatoio è sempre rimasto unito e compatto, tra compagni ci vogliamo tutti bene. E su questo dobbiamo far forza per tirarci fuori da questa circostanza negativa».

Il tifosi vi staranno vicino ancora una volta: l’applauso al triplice fischio di Samp-Inter è l’ennesima dimostrazione dell’indole unica e inimitabile del pubblico doriano.
«Questo i sampdoriani l’han sempre fatto: anche qualche giornata fa, anche quando siamo incappati in alcune brutte prestazioni, non c’è stato nulla di violento o di pesante nei nostri confronti. E per questo li ringrazierò sempre. Quando fai prestazioni di cuore, carattere, determinazione, anche se perdi 2-0 e malgrado una classifica non brillantissima, tutto lo stadio applaude, come accaduto domenica sera. La gente, i nostri tifosi non pretendono la luna ma solo il massimo».

Cosa ti senti dire loro, da leader e bandiera, in vista di domenica?
«Non credo ci sia bisogno di appelli e sono convinto che loro faranno il loro dovere. La palla, in campo, passa a noi: dobbiamo dare il massimo e ancora di più».

venerdì 25 febbraio 2011

COMUNICATO FEDELISSIMI

Oggi, nel momento del bisogno, faremo un passo importante, come sempre dettato dal cuore e per il bene della Samp, tornando al centro della Gradinata.

Non ne possiamo più di questo schifo, sembriamo rispecchiare la squadra in campo e come cazzo facciamo a pretendere impegno, a esigere da loro di onorare la nostra maglia, se poi noi non onoriamo la nostra Gradinata?

E’ tutto l’anno che leggiamo e che sentiamo ripetere che i cori dal parterre non hanno più l’impatto di un tempo, e che quindi sarebbe colpa nostra se la Sud non canta, pertanto i Gruppi che hanno aderito all’iniziativa faranno il primo passo, spostandosi da oggi al centro della Gradinata per dare la scossa necessaria.

Da oggi non vogliamo più sentire scuse, la squadra ha bisogno del nostro sostegno, di riavere il suo fortino casalingo da dove uscire indenni sia difficile per tutti.

Da voi vogliamo l’apporto necessario per tornare ad essere la Gradinata Sud.

A prescindere da questo, rimane in noi la delusione per tutti coloro che non hanno condiviso con noi la battaglia contro la tessera del tifoso.

Nonostante tutto noi in Gradinata Sud ci siamo ancora a modo nostro, e ci saremo anche in futuro, sperando che chi non ci ha seguito questa volta possa ricredersi e darci una mano.

PORTA UN VESSILLO E LA VOGLIA DI CANTARE

FEDELISSIMI 61, IRISH CLAN, BELLI E GONFI, FIERI FOSSATO

Welcome back Pazzo!

Hai rappresentato una pagina speciale della storia della Samp.. e non solo.. anche quella di Cuneo blucerchiata.. Una delle tue foto più belle .. con la tua classica esultanza e come sfondo il nostro striscione di Cuneo resterà sempre tra le pagine principali del nostro club.
Prima di tutto un grande campione, sia in campo che fuori, la tua cessione ha rappresentato veramente un brusco risveglio dai nostri sogni europei, ma noi siamo legati prima di tutto ai nostri splendidi colori e i giocatori, per quanto speciali come te, vanno e vengono.
Dicono anche che sia stato tu a volerci lasciare, a chiedere di trasferirti in una "grande"! .. non lo sappiamo e non lo vogliamo neanche sapere..
Nonostante questo ti ricorderemo sempre con affetto .. e domenica rivederti sarà davvero un emozione speciale.. da rivale ma in fondo da amici..
Welcome back to home Pazzo!

mercoledì 23 febbraio 2011

NUOVA 'MANITA' BLUCERCHIATA AL VIAREGGIO. 'MAURITO' ICARDI DI NUOVO A SEGNO

Maurito Icardi da Barcellona evidentemente non si é portato dietro solo l'estro e le qualità che lo contraddistinguono ma anche il 'vizietto' della manita, la capacità, cioé, di sconfiggere gli avversari con 5 gol, esattamente come i blaugrana hanno abituato i loro sostenitori nella Liga spagnola. Dopo l'entusiasmante 5 a 0 al Dukla Praga, infatti, i ragazzi blucerchiati si sono ripetuti oggi contro il Vicenza (vincitore nel primo turno contro la Virtus Entella).
Da rimarcare anche la prestazione di Zaza, che dopo la tripletta nella prima partita si é ripetuto oggi con una fantastica doppietta che lo porta al comando della classifica marcatori.
Primo tempo che si chiude sul 2 a 0, nonostante una prima mezz'ora molto combattuta con occasioni da entrambi le parti. Apre le marcature D'Agostino (per lui secondo gol al torneo) e raddoppia alla fine del tempo Zaza siglando un gol di rapina. Secondo tempo che si apre con una bellissima rete di Zaza bissata poco dopo da un'altrettanto bel goal di capitan Krsticic. A questo punto (siamo solo al 10^ della ripresa) Mister Bruni pensa che possa bastare così e sul 4 a 0 maturato fa uscire Zaza per Mauro Icardi che evidentemente non ci sta e solo 5 minuti dopo la sua entrata in campo 'timbra' di nuovo il cartellino con una bella zampata in area. Finisce così, Samp prima nel suo girone e già qualificata agli ottavi.

martedì 22 febbraio 2011

'MAURITO' ICARDI SUBITO IN GOL AL VIAREGGIO

Un vecchio proverbio dice che chi ben comincia sia già a metà dell’opera. Ebbene, meglio di così non poteva proprio iniziare l’avventura della Primavera blucerchiata alla 63.a edizione della Viareggio Cup. Cinque gol, una gara dominata in lungo e in largo e i primi tre punti conquistati contro la formazione ceca del Dukla Praga sul prato disastrato di Suvereto.
Primo tempo che termina sul vantaggio di 1 a 0 per merito del bomber Zaza (meno di 24 ore prima in campo a Firenze).
Nella ripresa, la Primavera torna in campo con Mauro Icardi al posto di Testardi in attacco. Il giovane talento prelevato dalla cantera del Barça, nonostante una condizione fisica non ancora al top, impiega appena 9 minuti per timbrare il cartellino e siglare così il primo centro in maglia blucerchiata, girando in rete da pochi passi un cross da destra del croato Celjak e prolungato sempre di testa da D’Agostino. Maurito ha voglia di mettere in mostra tutto il suo repertorio, ma degli spazi aperti dal talento argentino ne giova soprattutto lo scatenato Zaza che trafigge ancora per due volte la porta del Dukla.
Sul finale di partita la rete di D'Agostino. Un successo brillante quindi che permette ai ragazzi di Bruni di giocarsi il match-ball per il passaggio del turno già mercoledì contro il Vicenza.

articolo tratto da Sampdoria.it

INFO BIGLIETTI SAMP-INTER

Domenica 27 Febbraio, alle ore 20 e 30 importante match al Ferraris contro l'Inter di Leonardo. Sarà l'occasione per salutare il Pazzo (si spera senza stupidi fischi) e verificare se la timida ripresa vista a Firenze avrà una continuità o meno.
Per i biglietti, prenotarsi via e-mail o telefonicamente entro Martedì 22 Febbraio. Riguardo l'appuntamento di Domenica per la discesa a Genova, maggiori dettagli saranno forniti in seguito su questo sito.

sabato 19 febbraio 2011

GARRONE: NON VENDO LA SAMP

http://www.liguriatg24.it/index.php/sampdoria/samp-news-menu/15538-garrone-non-vendo-la-samp-.html

Vertice questa mattina tra la proprietà della Erg Riccardo Garrone e il figlio Edoardo e il management della Samp, ossia Guastoni, Tosi, Marino, Spitaleri e Marangon. La società ha ribadito l'impegno della famiglia nella Sampdoria. Garrone quindi ha fatto sapere di non aver alcuna intenzione di vendere. L'intenzione del club è quella di riaprire un nuovo ciclo dopo un anno di transizione. Confermata anche la fiduca al tecnico Mimmo Di Carlo dopo la sconfitta nel derby.

venerdì 18 febbraio 2011

Non mi è mai piaciuto perdere.. La passione è più forte di ogni male

Due giorni di silenzio per metabolizzare la figuraccia del derby ma ora si riparte, oggi però lasciamo da parte il calcio per un attimo per parlare di qualcosa di più importante.. Il titolo non è mai stato così perfetto, non mi è mai piaciuto perdere ma questa volta si parla della battaglia più importante, quella per la vita.
Parliamo di un libro scritto da un mio caro amico che, dopo aver appreso dai medici di essere stato colpito da un terribile tumore al cervello, ha intrapreso una lunghissima partita per la vita, lo sport gli ha dato la forza di combattere una battaglia quasi impossibile.. Questo libro è sicuramente commuovente in molti passaggi, ma lo consiglio a vicinno persone che devono combattere battaglie dure per la vita e hanno bisogno di una prova forte che ce la si può fare.
Se qualcuno di voi fosse interessato ad avere questo libro lo può richiedere tramite mail, blog o telefono di cuneo blucerchiata.

Gianluca


Libri: "Non mi è mai piaciuto perdere"

“La passione è più forte di ogni dolore”
Questo libro scritto da Alessandro Biarese racconta la mia esperienza, dalla diagnosi di cancro al cervello nell'ottobre del 2008, in cui mi hanno dato 3/4 mesi di vita, l'operazione, la fase successiva con radioterapia e chemioterapia, sino ad oggi. Sono infatti allenatore federale di sci di fondo, attualmente in forza allo Sci Club Alpi Marittime e collaboratore delle Squadre Fondo e Biathlon Regionali.
In questo volume ho voluto raccontare questa fase della mia vita, dove purtroppo mi sono state tolte molte cose (oggi sono disabile), ma anche e soprattutto il fatto di non aver mai smesso di essere un allenatore a tempo pieno per i miei atleti e di conseguenza, il mio impegno costante nei loro confronti.
Il titolo del mio volume è "Non mi è mai piaciuto perdere" - La passione è più forte di ogni dolore: nel mio racconto infatti descrivo anche come la mia passione per lo sci, lo sport e il senso di responsabilità nei confronti del gruppo che alleno siano stati e siano oggi ancora importanti per la mia vita.

Per prenotare il libro visto che non sarà in edicole, scrivere direttamente all’autore: aleexit@hotmail.it




Chi è Alessandro Biarese
Nato nel 1975, a Cuneo, e residente a San Bartolomeo (Chiusa Pesio), Cuneo, ha scoperto lo sci di fondo da bambino nella sua valle connotata da una forte tradizione verso la disciplina del fondo. E' stato componente della squadra regionale dello sci di fondo e successivamente del Gruppo Sportivo Esercito. La sua passione lo ha portato a diventare maestro di sci nordico verso la ?ne degli anni '90 ed in seguito allenatore federale, volgendosi anche verso la disciplina del biathlon. Da anni è allenatore di atleti che partecipano a competizioni a livello nazionale ed internazionale, riportando ottimi successi. Nell'ottobre 2008 gli è stato diagnosticato un cancro al tronco encefalico del cervello, a causa del quale ha dovuto sottoporsi ad un'operazione rischiosa, con successiva radioterapia e chemioterapia. Non ha mai smesso di seguire i suoi atleti.
La sua forte passione gli è stata ed è ancora di grande aiuto nella vita unita alla grinta che caratterizza il vero atleta.

martedì 15 febbraio 2011

Ritrovo per il derby

Visto l'intenso stato emotivo pre-derby, l'orario assurdo che non permette a buona parte dei lavori di partecipare e in particolare già è un casino per i genovesi, figuriamoci per i cuneesi.

Pertanto.. ci è impossibile definire un'orario in cui trovarci.. ci vediamo davanti allo stadio.. caldi come boiler!!!!

Bellissima l'idea di giocare un derby alle 18,30 di mercoledì.. siete ridicoli!

lunedì 14 febbraio 2011

E' San Valentino... Auguri Samp

Per un giorno speciale .. Per un grande amore.. Auguri Samp...
Sono anni che ci lega questo rapporto così bello.. e non sono geloso di te.. sono felice di dividerti con altre migliaia di persone che sanno amare il calcio bello e vero..
Sei la storia di un grande amore.. Perché c'è un filo, un filo che ci porta dritto a te..

domenica 13 febbraio 2011

Un euro per Giovanna

Dopo il successo del 2010, l'Associazione Museo Samp Doria organizza allo stadio una nuova raccolta fondi in favore di Giovanna Romanato, una tifosissima doriana che ha bisogno di sostegno.


Giovanna Romanato è una grande tifosa sampdoriana. E, soprattutto, una persona speciale. Per chi non la conoscesse varrebbe la pena andarla trovare. Malgrado quasi una vita intera vissuta in un polmone d'acciaio nella sua casa di Borgo incrociati, due passi da Marassi, Giovanna è una donna forte, capace di darti calore soltanto con un suo sguardo. Per le cure e il vivere di tutti giorni, Giovanna ha un costante bisogno di un sostegno, economico e non solo.


Per il secondo anno consecutivo, l'Associazione Museo Samp Doria, in collaborazione con la Federclubs e i Gruppi della Sud, riproporrà un'iniziativa benefica in suo favore, "Un euro per Giovanna", una raccolta fondi che, grazie all'apporto di tutti i sampdoriani, lo scorso gennaio portò a devolverle la cifra di 8.600 euro.


Presso la federclubs all'interno del "Luigi Ferraris" sotto la gradinata sud, sono in vendita al prezzo di 1 euro alcuni adesivi blucerchiati. Il ricavato della vendita sarà interamente consegnato a Giovanna, una persona speciale che aiuto e affetto se li merita davvero (www.sampdoria.it).

Cuneo blucerchiata ha a disposizione gli adesivi di 1 euro per Giovanna e chi fosse interessato a partecipare a questa raccolta può contattare il club, siamo a vostra disposizione per questa importante raccolta, grazie per la vostra generosità!

Vi vogliamo così!

Finalmente il carattere, che fino ad oggi poco si era visto... grinta, convinzione e cattiveria.. palloni rubati a centrocampo e occhi da belve incazzate... Questo deve essere solo l'inizio.. ma almeno è un inizio.. ed è il miglior inizio nella speranza che la continuazione avvenga mercoledì..
Vi vogliamo così!

sabato 12 febbraio 2011

Ritrovo per Sampdoria-Bologna

Tutti massicci e incazzati..

Ritrovo ore 12 e 15 al casello di Mondovì.. Tutti i cuneesi sono invitati

Si parte per la guerra..

Ma un ranocchio vale più di Pazzini???

E' vero, una tifoseria non si dovrebbe mai occupare di mercato, ma quì forse il caso è fin troppo eclatante e appare difficile capire..
Ma è anche vero che non si può rimanere indifferenti quando viene meno il rispetto del valore morale ed economico della società.
Se è vero come è sempre stato sostenuto che siamo senza soldi .. e il nostro valore sono prima di tutto il tifo, vero e sincero, e quel patrimonio di giocatori di valore che almeno deve essere convertito in euro sonanti e non in briciole.

Moratti e Branca sembrano nell'intervista al secolo XIX il gatto e la volpe, intervistati subito dopo aver rubato le monete d'oro a pinocchio nel campo dei miracoli.

Appare assurda la differenza di valutazione tra Matri e Pazzini, tra un buon giocatore e quello che è sicuramente il più forte attaccante italiano, 1 milione di euro..

Ma ancora più assurdo il raffronto tra la cessione di Ranocchia e quella di Pazzini..
Per Ranocchia sono stati spesi 14 milioni più Destro mentre per Pazzini di soldi ne sono entrati 12 e Biabiany..

Ma quindi Ranocchia vale più di Pazzini?... Oppure quì qualcuno ci sta prendendo in giro..

Non ci interessa il singolo giocatore, perché viene sempre prima la Sampdoria, ma almeno non vogliamo essere presi in giro.. non vogliamo che venga depauperato tutto il patrimonio societario, non vogliamo essere presi in giro da chi ci considera solo terra di conquista..

Moratti ora puoi smettere di ridere con quei denti da cavallo.. Il colpo l'hai fatto.. e chi ne è responsabile.. paghi o recuperi il danno che ci ha procurato!

Da: http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2011/02/11/ANguHCjE-moratti_pazzini_garrone.shtml

giovedì 10 febbraio 2011

SALTA LA LEGGE SUGLI STADI?

Da repubblica.it

Ore decisive
per la legge sugli stadi, ferma da più di un anno alla commissione cultura della Camera: c'è il rischio che salti tutto, nonostante gli sforzi del relatore Claudio Barbaro. "Sono pragmatico e in quanto tale non do mai nulla per scontato. Se però mercoledì 9 febbraio ci sarà la fumata bianca, potremmo varare la legge sugli stadi per la primavera", ha spiegato Barbaro. Domani il testo sarà ulteriormente esaminato dal Comitato ristretto della Commissione Cultura. "Eravamo già usciti dalla Commissione con un testo base condiviso, e ora ci torniamo perché ci sono state delle novità sollecitate dal governo, producendo dunque un passaggio imprevisto". Spiega ancora Barbaro: "La parte che prevedeva il ricorso al Credito Sportivo viene cassata perché non ci sono fondi, che invece vengono destinati per lo sgravio fiscale delle società dilettantistiche". Per quanto riguarda i diritti televisivi, la quota resta il 10 per cento, cambia la suddivisione: "Alla Serie B resta il 7,5%, cambia il 2% da dividere tra Lega Pro e Dilettanti, che avranno rispettivamente l'1,2% e lo 0,8%". Divisione che viene contestata dalla Lega Pro. Molti club hanno scritto alla Commissione, facendo notare anche che la legge darebbe il via agli speculatori. modulo
La legge, come detto, andrà in comitato ristretto dove una parte del Pd farà opposizione. Il motivo? E' una questione di vincoli, il timore che eventuali speculatori possano di nuovo riaffacciarsi all'orizzonte. E' una storia italiana, questa della legge (che sta a cuore anche agli americani, pronti ad acquistare la Roma). Un rimpallo continuo, dopo il testo imperfetto uscito dal Senato. Ma la Camera non riesce ad andare avanti. A livello politico si rischia una spaccatura che affonderebbe definitivamente la legge.

Abete amareggiato: "Così diminuirà la competitività del nostro calcio". Gli incassi al botteghino: ormai l'Europa ci surclassa.

L'esempio vincente è l''Emirates' di Londra, dell'Arsenal, che garantisce ai Gunners un fatturato di 263 milioni.


E DOPO AVER VISTO NON PIU' TARDI DI IERI SERA LO SPETTACOLO DEL "WESTFALENSTADION" DI DORTMUND...NON CI RESTA CHE PIANGERE!!

mercoledì 9 febbraio 2011

LETTERA TIFOSO MILANISTA DOPO GENOA - MILAN

Premessa: Nelle tante cifre che il ministro e i suoi schiavi vogliono cercare di vendere alla gente ci sono le 200.000 tessere del tifoso del Milan. Tessere REGALATE, nessun documento mandato, nessun codice fiscale, nessun controllo e nessuna foto. Io l’ho ricevuta assieme all’abbonamento due stagioni fa.


Ieri: Arrivo al casello di Genova alle ore 12.00

Alle 14 siamo ancora li. Ritrovo con la gente che è arrivata in treno alle 14.30 in un piazzale in riva al mare.

Arrivo allo stadio alle ore 15.00, va beh ci si perde 10 minuti….ma qui inizia il “bello”.

A TUTTI (bambini compresi) vengono fatte togliere TUTTE le cinture e tutte le scarpe, alle 15.20 c’è ancora ressa all’entrata….

Arriva il mio turno: avevo uno zaino con uno striscione di 1 metro per 3 rossonera, vado dallo steward con lo zaino pronto per la perquisizione (vista la tensione non ho neanche polemizzato sul fatto che ho dovuto lasciar li la cintura) e mi dice di andare nell’angolo per il controllo degli zaini. Vengo aggredito verbalmente perché il mio striscione non ha l’autorizzazione, che avrei dovuto ricevere la diffida DI 5 ANNI per il solo fatto di essere partito da Milano con l’intenzione di DELINQUERE (delinquere = portare una striscione) perché sapevo che la mia BANDIERA non sarebbe potuta entrare, al che dico che la bandiera sono anni che entra in tutti gli stadi del mondo.

Non ne vogliono sapere, vengo aggredito e spintonato in un angolo circondato da 10 steward.

Mi propongono di lasciare lo zaino che l’avrei potuto ritirare a fine partita su un pullman dell’ATM (nel frattempo goal del Milan).

Mi rifiuto (e i fatti mi daranno ragione) e mi “accomodano” molto gentilmente sul piazzale fuori dallo stadio.

e intanto pareggia il Genoa….

Resterò sul piazzale dello stadio dalle 15.00 alle 19, si alle 19 quando dopo due ore e un quarto la gente ha potuto uscire dallo stadio.

Nel frattempo tutti i pullman vengono svuotati, viene fatta arrivare una camionetta dell’immondizia dove vengono buttate via le bandiere dei ragazzi che le avevano lasciate li, gli zaini vengono svuotati e le cinture di marca e più belle vengono portate via dagli steward.

Ma allora io la tessera del tifoso cosa l’ho “fatta” (vedi premessa) a fare?

Per avere gli sconti in autogrill? Dove ti rispondono: da noi non vale quella promozione.


Ben poco da aggiungere se non un piccolo inciso. Tutta questa solerzia mista ad arroganza e negligenza dove era quando una sola persona (nello specifico il signor Ivan Bogdanov) riusciva a mettere a ferro e fuoco un intero stadio senza che un solo steward o poliziotto intervenisse? Qualcuno potrebbe anche pensare (ingenuamente sia chiaro) che si è forti con i deboli e deboli con i forti.

E intanto la completa demolizione del calcio italiano e dei suoi tifosi va in scena senza intervallo.